Le donne hanno credito?

Le donne hanno credito?

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Oltre sei anni di crisi hanno lasciato il segno sugli imprenditori italiani: tra il 2008 e il 2014 sono diminuiti di quasi 511.000 unità, pari all’8,4% in meno. Ma le imprenditrici hanno resistito meglio dei colleghi maschi ai colpi della congiuntura negativa. Negli ultimi sei anni il numero delle lavoratrici indipendenti italiane (imprenditrici, lavoratrici autonome, libere professioniste) è diminuito di 123.000 unità, pari al 6,7% in meno. Un calo inferiore a quello registrato dalla componente maschile del lavoro indipendente che nello stesso periodo è diminuita del 9,1%, con una perdita di 387.900 unità.

Le capitane coraggiose dell’economia italiana sono state fotografate attraverso un’elaborazione su dati Unioncamere. Drammatica la caduta per le donne titolari d’imprese individuali: nel confronto tra i terzi trimestri del 2013 e del 2014 il numero è diminuito drasticamente.

“I dati– sottolinea Barbara Fuolega consigliere di Amministrazione di Cofidi – dimostrano che siamo in presenza di un’imprenditoria femminile che va incoraggiata. Al pari dei nostri colleghi abbiamo bisogno d’interventi che ci liberino dai troppi vincoli e costi che soffocano le iniziative imprenditoriali. E vogliamo contare su un welfare che permetta alle donne di conciliare lavoro e famiglia e di esprimere nell’impresa le nostre potenzialità”.

Un nuovo protocollo d’intesa sottoscritto tra Abi e alte rappresentanze governative prevede lo stanziamento di un plafond per finanziamenti destinati a nuovi investimenti, costituzione di nuove imprese, acquisto di scorte di magazzino e riequilibrio finanziario con caratteristiche mirate ed agevolazioni su tassi e condizioni economiche.

Le imprese femminili sono una realtà capillarmente diffusa e sempre più importante in Italia: ogni quattro imprese esistenti nel nostro Paese, una ha una donna al comando. In alcuni settori, poi, come la sanità ed i servizi alla persona, quasi un’impresa su due è “rosa”. La maggiore partecipazione delle donne alla vita produttiva attraverso l’impresa è una risorsa importante per contribuire a rilanciare la crescita dell’Italia. Purtroppo sono ancora molti gli ostacoli che limitano le donne nell’esprimere appieno la propria creatività e professionalità nel mondo del lavoro. Cofidi Veneziano pone grande attenzione agli strumenti finanziari che possano facilitare l’impegno delle donne nelle attività economiche e col suo sostegno vuole evidenziare la vicinanza all’universo dell’imprenditoria femminile favorendone l’accesso al credito.

Mauro Vignandel - direttore Cofidi

 

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