Cofidi Veneziano al fianco delle imprese

Cofidi Veneziano al fianco delle imprese

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Intervista al direttore generale di Cofidi Veneziano, Mauro Vignandel, realizzata per il notiziario di Confartigianato Imprese Veneto Orientale (numero luglio/agosto 2104)

I numeri ci dicono che nei primi mesi del 2014 il trend di sofferenza delle Piccole e Medie Aziende registrato negli anni passati ha mantenuto il segno negativo nell\'erogazione del credito, che presenta un -0,3% rispetto ai dati di fine 2013. Una tendenza, questa, che va decisamente a cozzare contro l\'idea di \"ripresa\" che da tempo ci viene recitata da più parti. Per approfondire questo e altri temi di interesse, rivolgiamo la parola al direttore generale di Cofidi Veneziano, Mauro Vignandel. Direttore, stando alle prime statistiche del 2014 pare che la situazione del mercato del lavoro in Italia continui a restare difficile. Sì, lo scenario attuale rimane molto preoccupante. Dal 2011 al 2014, infatti, il calo generale dell\'erogato alle PMI è stato del 10,4%; nel settore artigiano la tendenza è addirittura peggiore rispetto alla media generale: -12%. I crediti deteriorati risultano oggi pari a circa il 10% del totale e le sofferenze lorde delle banche italiane si attestano a 162 miliardi di euro, in aumento di 34,4 miliardi rispetto a un anno fa. Le banche, in un contesto di mercato com\'è quello appena da lei descritto, stanno iniziando a erogare credito alle PMI o continuano invece a destinare i capitali per altri tipi di operazioni? Anzitutto va ricordato che la quasi totalità delle imprese italiane dipende fortemente dal credito bancario. Oggi più mai è dunque fondamentale che le banche supportino le nostre aziende nell\'erogazione del credito, una fonte primaria di sostentamento e di rilancio dell\'intera economia italiana. Le banche, tuttavia, tendono a concentrare l\'erogazione del credito in particolare sulle  imprese solide e capitalizzate lasciando fuori così una fetta importante di aziende e produzione. Ricordo, a tal proposito, che negli ultimi dieci anni è avvenuta una riduzione della capitalizzazione delle PMI del 4%. A fronte di ciò, è inevitabile interrogarsi su quale sia il miglior sistema di offerta da rivolgere oggi e in futuro alle PMI per supportarle nel credito e nel lavoro in generale. Esatto. Non a caso Cofidi Veneziano ha intrapreso da tempo un percorso di innovazione e di sperimentazione che guarda al prossimo futuro ponendosi obiettivi e sfide sempre più importanti. In particolare, i traguardi che il nostro Istituto dovrà raggiungere negli anni a venire per rafforzarsi e per sostenere con sempre maggior energia e professionalità le Piccole e Medie Imprese sono: 1) promuovere nelle PMI la cultura della riconversione in patrimonio del debito con offerte ad hoc; 2) rafforzare il servizio di assistenza finanziaria; 3) potenziare l\'offerta sulla garanzia fidi anche attraverso strumenti innovativi quali il tranched cover o i bond di filiera; 4) prevedere la garanzia attraverso interventi di ricapitolarizzazione aziendale con attività di intermediazione per investimenti su società terze ed eventualmente su equity; 5)  per le piccole operazioni è pensabile l\'avvio dell\'erogazione del credito diretto a plafond o tramite l\'approvvigionamento esterno o attraverso il sistema bancario. Lo scorso 12 maggio Cofidi Veneziano ha rinnovato il proprio Cda per il triennio 2014/15/16 inserendovi due donne e molti giovani. Un segno, questo, che va nella direzione del \"cambiamento\" di rotta di cui accennava poc\'anzi? Sì, la volontà dei nostri soci è stata esattamente quella di rinnovare il Consiglio di Amministrazione portandovi all\'interno nuove professionalità e figure dinamiche e innovatrici.

 

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